La nuova didattica e il training specifico logopedico insegnano come accrescere la mobilità delle parti del corpo che intervengono nella formazione della voce: dalla mascella, alla lingua, alla laringe, al petto, all’addome.
La “mia” logopedia rimanda sia al metodo dei movimenti minimi (Feldenkrais), sia ai metodi di spazializzazione che accresce la proiezione della voce nello spazio e ne facilita la comunicazione. Abbandona la visione laringo-centrica, ottimizza con un lavoro mirato il ruolo dei risuonatori. Il suono prodotto dalla voce, infatti, è frutto di un sistema complesso profondamente correlato alle nostre strutture biologiche e anatomiche e viene fortemente influenzato dal muscolo linguale (risuonatore mobile per eccellenza).