Psicomotricità

La psicomotricità educativa può rivelarsi utile per tutti i bambini, in particolare per quelli timidi e insicuri
perché migliora la fiducia in se stessi e negli altri, oltre alla capacità di comunicare.

A chi è rivolta?

È indicata anche per i bimbi molto vivaci che fanno fatica a concentrarsi. Per bambini con alcuni disturbi come autismo, ritardo mentale o altre patologie neuromotorie e neuropsichiatriche, può essere utile la psicomotricità terapeutica. 

È una disciplina che aiuta i bambini a rendere più armonici il corpo, le emozioni e gli aspetti cognitivi, attraverso il movimento e il gioco. Rivolta principalmente ai più piccoli perché per loro il linguaggio corporeo è più importante rispetto a quello che dicono attraverso le parole.

La neuropsicomotricità

La neuropsicomotricità  viene prescritta ai bambini con disabilità, ritardi e disturbi del neuro sviluppo. Il terapista lavora in equipe. Si tratta di un lavoro complesso che comprende il coinvolgimento di tutta la famiglia.

Per esempio quando si occupa di un bambino autistico, il lavoro del terapista consiste nel conoscerlo, nello scoprire i suoi punti di forza, nel trovare modi di comunicazione alternativi al linguaggio e poi “spiegare ai genitori come ‘funziona’ il bambino e come comunicare con lui “.

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