“Seguire i propri sogni è’ imparare ad essere se stessi, bisogna condividere con gli altri la magia di questa scoperta.” (S. Bambaren)
“Se puoi sognarlo, puoi farlo…”
(Walt Disney)
Laboratorio di lettura espressiva di favole
(Rivolto ai genitori, nonni, insegnanti, psicologi, logopedisti e a tutti coloro che amano dedicarsi ai bambini)
Le favole hanno qualcosa di magico: i bambini che le ascoltano volano con la fantasia in mondi incantati, si immergono in avventure con personaggi immaginari e si ritrovano a vivere un sogno, a fare un viaggio alla scoperta del proprio mondo emotivo.
Il riconoscersi nei protagonisti, identificandosi in essi, darà loromodo di sviluppare liberamente un potenziale troppo spesso inespresso o soffocato dall’ambiente in cui vivono quando non sognano.
E così, inconsapevolmente impareranno a conoscere le proprie emozioni, a dare loro un nome e quindi poi a esprimerle sviluppando la creatività e l’immaginazione spontanea imbavagliate da tempo da un computer.
Leggere ad alta voce, raccontando storie e fiabe ai bimbi, è fondamentale per la loro crescita. Il lattante già dai sei mesi di età è capace di ascoltare e l’ascoltare precocemente la lettura contribuisce a sviluppare le sue capacità cognitive aiutandolo nell’alfabetizzazione linguistica.
La preziosità di molti racconti consiste nel messaggio che trasmettono: che la vita può essere e deve essere affrontata con la fiducia necessaria per superare le sue difficoltà o accettare anche un’eventuale sconfitta.
Le fiabe sono importanti strumenti educativi e adatte anchea trasmettere insegnamenti morali indirizzando il bambino verso comportamenti giusti: il concetto del buono e del cattivo, quello che è bene fare e quello che non si deve fare…
Il tempo che si trascorre nel leggere insieme è molto importante per la relazione tra genitore e figlio, tra insegnante e alunno. E’ proprio questo tempo che l’adulto dedica al bambino che è generosità, che insegna a provare il piacere del dare e quello del ricevere. E’ proprio questo tempo che trasforma la distrazione e il silenzio in amore e pazienza. E’ un momento ricco di presenza, in cui il solo fatto di “esserci” è di per sé il dono della sicurezza al bambino, aiutandolo così nella crescita e nella consapevolezza delle proprie capacità emotive e cognitive.
E’ uno spazio fecondo che stuzzica la curiosità, che genera domande, che suscita l’interesse su com’è andata la giornata o un viaggio e che soprattutto sviluppa una buona relazione tra adulto e bambino regalandogli la capacità di superare conflitti e paure.
E’ fondamentale recuperare il senso di questo tempo che è anzitutto condivisione.