Musicoterapia prenatale

La sinfonia di una nuova vita

di Tiziana di Maggio

Un viaggio musicale ed emotivo che aiuta la mamma ad ascoltare le azioni-reazioni del bambino in grembo al suono della voce e della musica, ascoltando se stessa, i suoi ritmi interni.

Durante i 9 mesi di gravidanza la mamma è esposta ad una serie di cambiamenti non sono fisici ma anche psicologici. Il sentire crescere una nuova vita dentro di se è una delle esperienze più straordinarie della vita di una donna, ma questi momenti spesso sono anche accompagnati da ansie, paure e affaticamento che possono impedire alla donna di vivere questo straordinario viaggio in serenità.

E’ ormai un dato scientifico che il feto in gestione non è incapace di provare sensazioni, è stato dimostrato che gli stimoli percepiti in questa fase agiscono profondamente su di lui, incidendo positivamente sul suo sviluppo. Il canale attraverso il quale il feto entra in contatto con la madre e il mondo esterno è rappresentato dai suoni.

Già durante la vita intrauterina, il nascituro dispone di organi di senso operanti e vive alcune esperienze sensoriali: l’utero è un luogo sonoro, nel quale riceve stimolazioni provenienti dal mondo interno e esterno.

Il feto sente prima per via tattile, attraverso i pori della pelle, poi anche per via uditiva. Infatti, l’apparato uditivo completa la sua maturazione tra il 2° ed il 5° mese di gravidanza; perciò dal 6° mese in poi il nascituro ha la capacità di sentire suoni e rumori.  I suoni acuti o gravi per esempio agiscono in modo diverso sul feto: i suoni acuti stimolano il bambino dai piedi all’addome, i secondi dalla vita alla testa. Tramite i suoni, dunque, il nascituro conosce il mondo e ne ha un ricordo, tanto che, da neonato, preferisce i suoni già sperimentati durante la vita intrauterina. Bisogna aggiungere in fine che i suoni non agiscono solo sull’udito del nascituro, ma bensì su tutto il suo corpo e favoriscono lo sviluppo equilibrato del sistema nervoso.

Già alle prime settimane di gravidanza, infatti, gli stimoli sono trasmessi al cervello, percepiti e depositati nella memoria; quindi il feto può memorizzare e apprendere. Molti studi hanno affermato che se la melodia è piacevole e dolce il bambino reagisce tranquillizzandosi e cullandosi dolcemente, mentre se la musica è troppo dissonante o forte il bambino reagisce scalciando e agitandosi.

La musicoterapia non prevede soltanto l’ascolto passivo che tuttavia ha una sua importanza perché favorisce il rilassamento della donna e del feto. Quando ci si indirizza verso una modalità di ascolto bisogna includere anche attività che accompagnano il tutto attraverso immagini rilassanti per favorire un clima di contorno maggiormente rilassante per le donne durante questi momenti. Se da un lato si ha un attività “passiva” non di meno importanza ne ha l’attività attiva del fare musicoterapia.

Attraverso la sperimentazione degli strumenti musicali, utilizzando sonorità dolci e grazie al supporto del musicoterapista la mamma può cullare il bambino in grembo creando un ulteriore contatto emotivo con lui.

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Gli obiettivi del progetto

  • Aiutare la gestante a rilassarsi
  • Raggiungere uno stato di benessere psicofisico
  • Creare un ulteriore contatto con il bambino
  • Creare una musica d’atmosfera che permetta una migliore preparazione al parto.
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Tecniche musicoterapiche

  • Tecniche di rilassamento
  • Uso libero della voce
  • Ascolto finalizzato
  • Movimento e danze libere
  • Sperimentazione musicale

Gli incontri di musicoterapia di gruppo avranno una cadenza settimanale, della durata di circa 50 minuti l’uno.